I FONDI STRUTTURALI
La programmazione adottata per il ciclo 2007-2013 è prodotta da un lato a partire dagli effetti (positivi/negativi) di quanto realizzato nel ciclo precedente (2000-2006), e dall'altro in considerazione dei nuovi obiettivi programmatici inseriti, nel frattempo, nell'agenda ideale della UE.
Tra questi vanno ricordate le svolte sia di Lisbona sia di Göteborg, che hanno introdotto diverse variazioni programmatiche negli obiettivi del progetto UE. In particolare hanno ampliato gli indicatori e gli obiettivi meramente economici, quale presupposto e garanzia della crescita territoriale. Infatti, il consiglio europeo di Lisbona (2000) ha rivalutato l'importanza della conoscenza, e quello di Göteborg (2001) del ruolo dell'ambiente. Rispetto al ciclo precedente, alcuni fondi hanno cambiato nome e finalità e alcuni altri cambiamenti sono stati decisi.
Obiettivi
Gli obiettivi (2007-2013) sono tre:
- Convergenza. Questo obiettivo è volto ad accelerare la convergenza degli Stati membri e delle Regioni in ritardo di sviluppo, migliorando le condizioni di crescita e d'occupazione. I settori d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente nonché efficienza amministrativa. Il finanziamento è effettuato tramite Fondo europeo di sviluppo regionale,Fondo sociale europeo e Fondo di coesione.
- Competitività regionale e occupazione. Questo obiettivo punta, al di fuori delle regioni in ritardo di sviluppo, a rafforzare la competitività, l'occupazione e le attrattive delle regioni. Esso consentirà di anticipare i cambiamenti socio-economici, promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo di mercati di lavoro che favoriscano l'inserimento. Il finanziamento è effettuato tramite Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo sociale europeo.
Le regioni ammissibili sono le regioni che beneficiavano dei finanziamenti per la convergenza nel periodo di programmazione 2000-2006 e che nel nuovo ciclo non soddisfano più i criteri di ammissibilità dell'obiettivo convergenza, soprattutto a causa dell'allargamento dell'UE verso est. Tali regioni beneficiano di un finanziamento transitorio. Spetta alla Commissione selezionare ed adottare l'elenco delle regioni UE ammissibili. Per il principio di esclusione, le Regioni della Comunità non ammissibili all'Obiettivo Convergenza rientrano nei rimanenti Obiettivi.
Per quanto riguarda i programmi finanziati dal FSE, la Commissione ha proposto quattro priorità, in linea con gli orientamenti formulati nell'ambito della Strategia europea per l'occupazione (SEO): accrescere l'adattabilità dei lavoratori e delle imprese, potenziare l'accesso all'occupazione, rafforzare l'inserimento sociale e avviare riforme nel settore dell'occupazione e dell'inserimento. - Cooperazione territoriale europea. Questo obiettivo è inteso a rafforzare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, basandosi sulla precedente iniziativa Interreg. L'azione è finanziata dal FESR. L'obiettivo consiste nel promuovere la ricerca di soluzioni congiunte a problemi comuni tra le autorità confinanti, come lo sviluppo urbano, rurale e costiero e la creazione di relazioni economiche e reti di piccole e medie imprese. La cooperazione è orientata su ricerca, sviluppo, società dell'informazione, ambiente, prevenzione dei rischi e gestione integrata delle acque.
Sono ammissibili regioni situate lungo le frontiere terrestri interne e talune frontiere esterne, nonché alcune frontiere marittime adiacenti.
I FONDI EUROPEI INDIRETTI
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)
E' uno dei fondi strutturali dell'Unione Europea. Ḕ lo strumento principale della sua politica regionale ed è gestito dalcommissario europeo per la politica regionale.
E' uno dei fondi strutturali dell'Unione Europea. Ḕ lo strumento principale della sua politica regionale ed è gestito dalcommissario europeo per la politica regionale.
Nella presente Programmazione 2007 - 2013 il FESR è disciplinato dal Regolamento (CE) N.1083/2006.
Obiettivi
- promuovere la coesione economica e sociale attraverso la correzione dei principali squilibri regionali
- la partecipazione allo sviluppo e alla riconversione delle regioni.
A tale titolo, il FESR concorre anche alla promozione di uno sviluppo sostenibile e alla creazione di posti lavoro durevoli.
Interventi
Nell'ambito dei compiti indicati il FESR partecipa al finanziamento di:
- investimenti produttivi che permettono di creare o salvaguardare posti di lavoro durevoli;
- investimenti nel settore delle infrastrutture;
- sviluppo del potenziale endogeno attraverso misure di animazione e di sostegno alle iniziative per lo sviluppo locale e l'occupazione nonché alle attività delle piccole e medie imprese (PMI), segnatamente attraverso:
- aiuti ai servizi in favore delle aziende, in particolare nei settori della gestione, degli studi e ricerche di mercato e dei servizi comuni a varie aziende;
- il finanziamento del trasferimento di tecnologia, con particolare riferimento alla raccolta e alla diffusione dell'informazione, all'organizzazione comune di imprese e istituti di ricerca nonché al finanziamento dell'attuazione dell'innovazione aziendale;
- il miglioramento delle possibilità di accesso delle aziende al finanziamento e al credito, attraverso la creazione e lo sviluppo di idonei strumenti di finanziamento ai sensi dell'articolo 28 del regolamento (CE) n. 1260/1999;
- gli aiuti diretti agli investimenti di cui all'articolo 28, paragrafo 3 del regolamento (CE) n. 1260/1999, in assenza di un regime di aiuti;
- la realizzazione di infrastrutture di dimensioni consone allo sviluppo locale e dell'occupazione;
- aiuti alle strutture di servizi zonali per la creazione di nuovi posti di lavoro, escluse le misure finanziate dal Fondo sociale europeo (FSE);
Fondo Sociale Europeo
Il Fondo sociale europeo (FSE) è il principale strumento finanziario di cui l’Unione europea si serve per sostenere l’occupazione negli Stati membri oltre che per promuovere la coesione economica e sociale. Le risorse dell’FSE ammontano al 10% circa del budget comunitario totale.
L’FSE è uno dei Fondi strutturali dell’UE, che sono dedicati al miglioramento della coesione sociale e del benessere economico in tutte le regioni dell'Unione europea. I Fondi strutturali sono strumenti finanziari redistributivi che sostengono la coesione in Europa concentrando i propri contributi sulle regioni meno sviluppate. L’obiettivo specifico del budget FSE, ovvero sostenere la creazione di nuovi e migliori posti di lavoro nell'UE, viene perseguito cofinanziando progetti nazionali, regionali e locali destinati ad aumentare i livelli di occupazione, la qualità dei posti di lavoro e l’inclusività del mercato del lavoro negli Stati membri e nelle loro regioni.
APPROFONDIMENTI
LA COSIDETTA STRATEGIA DI LISBONA
L'obiettivo espressamente dichiarato è quello di fare dell'Unione la più competitiva e dinamica economia della conoscenza entro il 2010.
Caratteristica peculiare è che per la prima volta i temi della conoscenza sono individuati come portanti, pur essendo un documento che spazia in tutti i campi della politica economica:
- innovazione e imprenditorialità,
- riforma del welfare e inclusione sociale,
- capitale umano e riqualificazione del lavoro,
- uguali opportunità per il lavoro femminile,
- liberalizzazione dei mercati del lavoro e dei prodotti,
- sviluppo sostenibile.
Le resistenze avanzate a tale strategia è data da chi sostiene che gli obiettivi sono condivisibili: ma essi appartengono perlopiù alla sfera delle decisioni nazionali.
NUTS
Nomenclatura delle unità territoriali statistiche
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La nomenclatura delle unità territoriali statistiche, in acronimo NUTS (dal francese nomenclature des unités territoriales statistiques) identifica la ripartizione del territorio dell'Unione europea a fini statistici.
È stata ideata dall'Eurostat nel 1988 tenendo come riferimento di base l'unità amministrativa locale. Da allora è la principale regola per la redistribuzione territoriale dei fondi strutturali della UE, fornendo uno schema unico di ripartizione geografica, a prescindere dalle dimensioni amministrative degli enti degli Stati e basandosi sull'entità dellapopolazione residente in ciascuna area.
Classe | Soglia massima popolazione | Soglia minima popolazione |
---|---|---|
NUTS 1 | 17.000.000 | 3.000.000 |
NUTS 2 | 3.000.000 | 800.000 |
NUTS 3 | 800.000 | 150.000 |
OBIETTIVI
Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, dell'11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999 [Cfr atti modificativi].
SINTESI
L'obiettivo del presente regolamento è di migliorare la coesione economica e sociale al fine di favorire lo sviluppo equilibrato, armonioso e sostenibile delle regioni dell’Unione europea (UE) per il periodo 2007-2013. La politica di coesione europea mira a far fronte alle sfide derivanti dalle disparità economiche, sociali e territoriali, nonché all'accelerazione delle ristrutturazioni economiche e all'invecchiamento della popolazione.
Il presente regolamento:
- definisce il quadro nell'ambito del quale si colloca la politica di coesione (compresi gli orientamenti strategici comunitari per la coesione, per la crescita e per l'occupazione);
- definisce gli obiettivi al perseguimento dei quali devono contribuire i Fondi strutturali e il Fondo di coesione (in appresso « i Fondi »);
- definisce i criteri di ammissibilità degli Stati membri e delle regioni, per quanto riguarda l'accesso ai Fondi;
- definisce le risorse finanziarie disponibili e i criteri che ne regolano la ripartizione;
- stabilisce i principi, le regole di partnership, di programmazione, di valutazione, di gestione, di sviluppo e di controllo sulla base di una condivisione di responsabilità tra gli Stati membri e la Commissione.
TRE NUOVI OBIETTIVI
Un importo totale pari a 347 miliardi di euro è destinato a finanziare la politica di coesione nel periodo compreso tra il 2007 e il 2013 nel quadro dei tre nuovi obiettivi: « Convergenza », « Competitività regionale e occupazione » e « Cooperazione territoriale ». Questi obiettivi sostituiscono i vecchi obiettivi 1, 2 e 3 del periodo di programmazione 2000-2006.
Convergenza
L'obiettivo « Convergenza », che si avvicina al precedente obiettivo 1, prevede di accelerare la convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo, migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. Esso riguarda gli Stati membri e le regioni in ritardo di sviluppo. I settori d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, nonché efficienza amministrativa. Si prevede che esso sia finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), dal Fondo sociale europeo (FSE) e dal Fondo di coesione.
Le risorse globali destinate a questo obiettivo ammontano all'81,54 % del totale. Sono ammissibili:
- ai Fondi strutturali (FESR e FSE):
- le regioni il cui PIL pro capite è inferiore al 75 % della media europea. Esse devono corrispondere al livello NUTS II. Ad esse è destinato il 70,51 % del totale dei fondi stanziati per tale obiettivo;
- le regioni il cui PIL pro capite supera il 75 % ("effetto statistico" a seguito dell'allargamento dell’UE a regioni più svantaggiate), che beneficeranno di un aiuto transitorio, specifico e decrescente. A queste regioni è destinato il 4,99 % dell'importo globale;
- al Fondo di coesione: gli Stati membri, il cui reddito nazionale lordo (RNL) pro capite è inferiore al 90 % della media europea e che svolgono programmi di convergenza economica. Essi riceveranno il 23,22 % degli stanziamenti previsti per tale obiettivo. Le regioni che supereranno il 90 % del RNL pro capite (come "effetto statistico" a seguito dell'allargamento dell’UE a regioni più svantaggiate), beneficeranno di un finanziamento transitorio, specifico e decrescente;
- ad un finanziamento specifico del FESR, al fine di agevolare l"integrazione delle regioni ultraperiferiche nel mercato interno e di prendere in considerazione le difficoltà specifiche di sviluppo che le caratterizzano (compensazione dei costi supplementari derivanti dall'ultraperifericità).
Per questo obiettivo, i livelli massimi dei tassi di cofinanziamento sono i seguenti:
- 75 % della spesa pubblica cofinanziata dal FESR o dal FSE. Il massimale può raggiungere l'80 % se le regioni ammissibili sono localizzate in uno Stato membro che beneficia del Fondo di coesione. Esso può addirittura raggiungere l'85 % nel caso delle regioni ultraperiferiche;
- 85 % della spesa pubblica cofinanziata dal Fondo di coesione;
- 50 % della spesa pubblica cofinanziata in regioni ultraperiferiche (compensazione dei costi supplementari tramite nuova assegnazione supplementare del FESR).
Competitività regionale e occupazione
L'obiettivo « Competitività regionale e occupazione » punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni (al di fuori di quelle in ritardo di sviluppo). Esso consentirà di anticipare i cambiamenti socioeconomici, di promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo di mercati che favoriscano l'inserimento. Si prevede che questo obiettivo sia finanziato dal FESR e dal FSE.
Le regioni ammissibili sono le seguenti:
- le regioni attualmente ammissibili all'obiettivo 1 per il periodo di programmazione 2000-2006, che non soddisfano più i criteri di ammissibilità regionale dell'obiettivo « Convergenza » e beneficiano quindi di un finanziamento transitorio. Spetta alla Commissione selezionare ed adottare l'elenco delle regioni ammissibili, valido dal 2007 al 2013;
- tutte le altre regioni dell’UE non rientranti nell'obiettivo « Convergenza ».
Per quanto riguarda i programmi finanziati dal FSE, la Commissione propone quattro priorità, in linea con la strategia europea per l'occupazione (SEO): migliorare l'adattabilità dei lavoratori e delle imprese, migliorare l'accesso all'occupazione, rafforzare l'inserimento sociale e avviare riforme nel settore dell'occupazione e dell'inserimento.
Le risorse destinate a questo obiettivo ammontano al 15,95 % del totale, equamente ripartite tra il FESR e il FSE. Di questo importo:
- 78,86 % è destinato alle regioni non rientranti nell'obiettivo « Convergenza »;
- 21,14 % è destinato ad un sostegno transitorio decrescente.
Nell'ambito di questo obiettivo, le azioni possono essere cofinanziate fino al 50 % della spesa pubblica. Il massimale è pari all'85 % per le regioni ultraperiferiche.
Cooperazione territoriale europea
L'obiettivo « Cooperazione territoriale europea » mira a rafforzare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, basandosi sulla vecchia iniziativa europea INTERREG. Si prevede che l'azione sia finanziata dal FESR. L'obiettivo consiste nel promuovere la ricerca di soluzioni congiunte a problemi comuni tra le autorità confinanti, come lo sviluppo urbano, rurale e costiero e la creazione di relazioni economiche e di reti di Piccole e medie imprese (PMI). La cooperazione è orientata sulla ricerca, sullo sviluppo, sulla società dell'informazione, sull'ambiente, sulla prevenzione dei rischi e sulla gestione integrata delle acque.
Sono ammissibili le regioni di livello NUTS III, situate lungo le frontiere terrestri interne e lungo alcune frontiere esterne, nonché alcune frontiere marittime adiacenti, separate da un massimo di 150 chilometri. La Commissione intende adottare un elenco delle regioni ammissibili.
La totalità del territorio dell’UE è ammissibile per quanto riguarda il sostegno alle reti per la cooperazione interregionale e lo scambio di esperienze. Il massimale di cofinanziamento raggiunge il 75 % della spesa pubblica.
Le risorse destinate a questo obiettivo ammontano al 2,52 % del totale e sono completamente finanziate dal FESR. Questo importo viene suddiviso tra le diverse componenti come segue:
- 73,86 % per il finanziamento della cooperazione transfrontaliera;
- 20,95 % per il finanziamento della cooperazione transnazionale;
- 5,19 % per il finanziamento della cooperazione interregionale.
DISPOSIZIONI PROPRIE AI TRE OBIETTIVI
Principi d'intervento
I Fondi intervengono a complemento delle azioni nazionali, ivi comprese le azioni a livello regionale e locale. La Commissione e gli Stati membri garantiscono la coerenza degli interventi dei Fondi con le azioni, le politiche e le priorità dell’UE, nonché la complementarità con altri strumenti finanziari europei.
Gli obiettivi dei Fondi vengono perseguiti nel quadro di una programmazione pluriennale e di una stretta cooperazione tra la Commissione e ogni Stato membro.
Approccio strategico
Il Consiglio adotta entro il 1° gennaio 2007 gli «orientamenti strategici comunitari in materia di coesione». Questi orientamenti definiscono le priorità e gli obiettivi della politica di coesione per il periodo 2007-2013 e contribuiscono a una coerente ed efficace attuazione dei Fondi strutturali.
Sulla base di questi orientamenti gli Stati membri adottano in seguito un «quadro di riferimento strategico nazionale», che serve come base per programmare le azioni finanziate dai Fondi e garantisce la coerenza degli interventi dei Fondi con gli orientamenti strategici.
Programmi operativi
I programmi operativi degli Stati membri coprono un periodo compreso tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2013. Un programma operativo riguarda soltanto uno dei tre obiettivi e beneficia del finanziamento di un solo fondo. La Commissione valuta ogni programma proposto per verificare che contribuisca al perseguimento degli obiettivi e delle priorità:
- del quadro di riferimento strategico nazionale;
- degli orientamenti strategici della Comunità per la coesione.
I programmi operativi relativi agli obiettivi « Convergenza » e « Competitività regionale e occupazione » comportano tra l'altro:
- una giustificazione delle priorità con riferimento agli orientamenti strategici per la coesione e al quadro di riferimento strategico nazionale;
- informazioni sugli assi prioritari e sui loro obiettivi specifici;
- un piano di finanziamento;
- le disposizioni di attuazione del programma operativo;
- un elenco dei grandi progetti. Si tratta di progetti collegati a un'operazione che comporta un insieme di lavori, di attività o di servizi che abbia un costo complessivo superiore a 25 milioni di euro per l'ambiente e a 50 milioni di euro per gli altri settori.
Gestione, sorveglianza e controlli
Gli Stati membri hanno la responsabilità della gestione e del controllo dei programmi operativi. Essi garantiscono in particolare che i sistemi di gestione e di controllo siano conformi alle disposizioni del presente regolamento. Inoltre essi prevengono, rilevano e correggono le irregolarità e recuperano del pari le somme indebitamente pagate.
I sistemi di gestione e di controllo dei programmi operativi attuati dagli Stati membri prevedono:
- la definizione delle funzioni degli organismi interessati dalla gestione e dal controllo;
- il rispetto del principio di separazione delle funzioni tra tali organismi;
- procedure per accertare la fondatezza e la regolarità delle spese dichiarate, con riferimento al programma operativo;
- sistemi di contabilità, di sorveglianza e d'informazione finanziaria;
- un sistema di comunicazione di informazioni e di sorveglianza allorquando l'organismo responsabile affida l'esecuzione di alcuni compiti ad un altro organismo;
- disposizioni relative all'audit del funzionamento dei sistemi;
- sistemi e procedure che garantiscano una procedura di audit adeguata;
- procedure di comunicazione d'informazioni e di sorveglianza per le irregolarità e il recupero degli importi indebitamente pagati.
Per ogni programma operativo, lo Stato membro designa:
- un'autorità di gestione (un'autorità pubblica o un organismo pubblico o privato nazionale, regionale o locale che gestisce il programma operativo);
- un'autorità di certificazione (un'autorità o un organismo pubblico nazionale, regionale o locale che certifica le basi di spesa e le domande di pagamento prima del loro invio alla Commissione);
- un'autorità di audit (un'autorità o un organismo pubblico nazionale, regionale o locale designato per ogni programma operativo, incaricato della verifica del funzionamento efficace del sistema di gestione e di controllo).
Informazione e pubblicità
Gli Stati membri e l'autorità di gestione per il programma operativo forniscono informazioni e pubblicità sulle operazioni e sui programmi oggetto di un cofinanziamento. Questa informazione è destinata ai cittadini dell'UE e ai beneficiari, al fine di sottolineare il ruolo della Comunità e di garantire la trasparenza per quanto riguarda l'intervento dei Fondi.
CONTESTO
Le altre disposizioni relative alla politica di coesione per il periodo 2007-2013 si trovano nei quattro regolamenti specifici relativi:
- al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);
- al Fondo sociale europeo (FSE);
- al Fondo di coesione;
- al Gruppo europeo di cooperazione transfrontaliera (GECT).
Sul piano politico, la politica di coesione per il periodo 2007-2013 ha come base finanziaria l'accordo interistituzionale e il quadro finanziario per il periodo 2007-2013.
Obiettivi | Strumenti finanziari |
---|---|
Convergenza | FESR |
FSE | |
Fondo di coesione | |
Competitività regionale e occupazione | FESR |
FSE | |
Cooperazione territoriale europea | FESR |